Heinrich Heine (Düsseldorf 1797 – Parigi 1856) nasce in una famiglia ebraica non molto osservante. Il padre è un modesto commerciante, ma lo zio di Amburgo è un banchiere ricchissimo, una sorta di Rothschild anseatico. Nel 1816 viene inviato dallo zio per essere introdotto nei segreti del commercio e per darsi all’avvocatura. Si innamora della bella cugina Amalie: se l’avesse sposata avrebbe risolto i suoi problemi economici. Si laurea in legge e riceve il battesimo luterano per «avere il biglietto d’ingresso» nella buona società, ma non gli serve a molto e dopo vani tentativi di crearsi una solida posizione in Germania si trasferisce a Parigi, dove trova gioia di vivere e progressismo politico. È una penna tanto acuminata quanto temuta. Ha screzi con il pur ammirato Giacomo Meyerbeer e appoggia, malgrado delle riserve iniziali, la politica del juste milieu di Luigi Filippo; stringe amicizia con Hugo, Gautier, Dumas padre, George Sand e la principessa Belgioioso che lo chiama Enrico. Trascorre i suoi ultimi anni a letto, colpito da atrofia muscolare progressiva.
Trento
Palazzo Paolo Prodi, Via Tommaso Gar 14
Apocalisse e poesia
Convegno internazionale SEMPER – Seminario permanente di poesia
Presentazione del volume I trovatori di Dante, a cura di Francesco Zambon, con un saggio di Claudia Di Fonzo
Bologna
Aula Prodi, Piazza San Giovanni in Monte 2
Un pomeriggio ricordando
Alfredo Rizzardi e Raffaele Cocchi
Bianca Tarozzi presenta la raccolta poetica di Alfredo Rizzardi Da una fessura di abbaino
TRIESTE
Libreria LOVAT, Viale XX Settembre, 20
Luigi Natale presenta la raccolta “Neve vento sassi”
Dialoga con l’autore Andrea Molesini
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