Nico Naldini (Casarsa 1929 – Treviso 2020) si è formato sotto la guida del cugino Pier Paolo Pasolini.
Ha esordito come poeta nelle riviste della «Academiuta di lenga furlana», fondata dal cugino nel 1945, e ha lavorato alcuni anni a Milano per Longanesi. Trasferitosi a Roma, ha collaborato con registi di fama, come Bertolucci, Fellini e lo stesso Pasolini, realizzando anche un film di montaggio, Fascista (1974).
Dal 1979 fino alla morte è vissuto a Treviso, con frequenti soggiorni in Tunisia. Ha composto le importanti biografie dei suoi fratelli nell’arte: Pasolini (di cui ha anche curato l’epistolario), Comisso, Parise e De Pisis; ha scritto anche su Leopardi, Penna e molti altri.
Fra le sue opere di narrativa spiccano Il treno del buon appetito (1995, poi ampliato in Come non ci si difende dai ricordi, 2005) Alfabeto degli amici (2004), Il nobile Von. Lettere non spedite a Francesco Zambon veneziano (2008), Quando il tempo si ingorga (2019). La sua raffinata produzione poetica si estende su un arco di quasi settant’anni, dalle liriche friulane di Seris par un frut (1948) fino alla trilogia di Piccolo romanzo magrebino (2016). È stato tradotto nelle principali lingue europee.
Schio,
Biblioteca Civica, via Carducci, 33
Incontro con Bianca Tarozzi
In dialogo con Andrea Molesini
Francoforte,
Frankfurter Kunstverein
Markt 44
The sound of words in Italian and European poetry
Poesia e musica: Marita Liebermann intervista Andrea Molesini
Francoforte,
Frankfurter Kunstverein
Markt 44
Stand Molesini Editore nel foyer della Galleria
Nell’ambito della mostra La presenza dell’assenza – Materie e tracce/impronte di vita nel tempo
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