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CHIOSSI

Veronica Chiossi

Il coltello sul vassoio

Parole che sfregiano, con grazia, le amate sicurezze dei luoghi comuni

Prefazione di Daniele Piccini

2025
Poesia
Pagine 110
ISBN 9791281270183

12,00 

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CHIOSSI

Il coltello sul vassoio

Una delle tematiche ritornanti che fonda questo libro è quella del disamore. Il termine disamore qui ha un significato ora preciso, ora più generale: in prima istanza è il rigetto, il rifiuto, l’odio che si genera dopo un amore finito, una rottura definitiva. Prima e dopo il nodo scorsoio dell’abbandono c’è una lucida vena sensuale, cui la poetessa dà voce con accenti trasparenti, eppure pieni di forza metaforica («Affioro in superficie sfatta, sfinita / galleggio, pesce morto di piacere // Vorrei solo incastrarti dentro / come un’impronta abissale»). Bisogna allora dire qualcosa della capacità prensile della lingua di Veronica Chiossi, una lingua iper-contemporanea, spoglia di ogni orpello liricheggiante, immersa in un suo elemento organico di idiosincrasia e sincerità, che rende tutto dicibile così com’è, senza mascherature indoranti, e semmai con una qualche venatura grottesca. Dal saggio introduttivo di Daniele Piccini

Il coltello sul vassoio

La terra ruota a luci rosse
sulla riviera del Conero
una donna sta seduta sola
nella sala ristorante

Capelli crespi, labbra sottili
piccoli occhi dietro gli occhiali
guarda noi, poi l’orizzonte

Il caffè continua a fumare nella tazza,
le cose si muovono come prima,
il coltello è fermo sul vassoio.

Veronica Chiossi

Foto: Francesca Occhi

Veronica Chiossi (Venezia 1979) si è laureata a Ca’ Foscari in Traduzione e Interpretazione con una tesi sull’opera di Federico García Lorca. Nel 2005 comincia a tradurre film e sceneggiature. Si trasferisce negli Stati Uniti, dove lavora come traduttrice e copywriter presso Apple e Bloomberg LP. Nel 2017 è ammessa al prestigioso Master for the Arts in Creative Writing della New York University. Ha tradotto Suzanne Lummis per il collettivo Le Ortique, di cui è una delle fondatrici. Ha pubblicato la raccolta poetica bilingue Candeggina (Ensemble, 2019) che nel 2020 ha vinto il Contropremio Carver per la Poesia.

Daniele Piccini

Daniele Piccini (Città di Castello 1972) insegna Filologia della letteratura italiana all’Università per stranieri di Perugia. Ha pubblicato edizioni critiche di poeti trecenteschi, curato un’edizione commentata del Ninfale fiesolano di Boccaccio e un’antologia di poeti del secondo Novecento. Ha scritto saggi e raccolte poetiche di successo.