Una delle tematiche ritornanti che fonda questo libro è quella del disamore. Il termine disamore qui ha un significato ora preciso, ora più generale: in prima istanza è il rigetto, il rifiuto, l’odio che si genera dopo un amore finito, una rottura definitiva. Prima e dopo il nodo scorsoio dell’abbandono c’è una lucida vena sensuale, cui la poetessa dà voce con accenti trasparenti, eppure pieni di forza metaforica («Affioro in superficie sfatta, sfinita / galleggio, pesce morto di piacere // Vorrei solo incastrarti dentro / come un’impronta abissale»). Bisogna allora dire qualcosa della capacità prensile della lingua di Veronica Chiossi, una lingua iper-contemporanea, spoglia di ogni orpello liricheggiante, immersa in un suo elemento organico di idiosincrasia e sincerità, che rende tutto dicibile così com’è, senza mascherature indoranti, e semmai con una qualche venatura grottesca. Dal saggio introduttivo di Daniele Piccini
Il coltello sul vassoio
La terra ruota a luci rosse
sulla riviera del Conero
una donna sta seduta sola
nella sala ristorante
Capelli crespi, labbra sottili
piccoli occhi dietro gli occhiali
guarda noi, poi l’orizzonte
Il caffè continua a fumare nella tazza,
le cose si muovono come prima,
il coltello è fermo sul vassoio.
Foto: Francesca Occhi
Veronica Chiossi (Venezia 1979) si è laureata a Ca’ Foscari in Traduzione e Interpretazione con una tesi sull’opera di Federico García Lorca. Nel 2005 comincia a tradurre film e sceneggiature. Si trasferisce negli Stati Uniti, dove lavora come traduttrice e copywriter presso Apple e Bloomberg LP. Nel 2017 è ammessa al prestigioso Master for the Arts in Creative Writing della New York University. Ha tradotto Suzanne Lummis per il collettivo Le Ortique, di cui è una delle fondatrici. Ha pubblicato la raccolta poetica bilingue Candeggina (Ensemble, 2019) che nel 2020 ha vinto il Contropremio Carver per la Poesia.
Daniele Piccini (Città di Castello 1972) insegna Filologia della letteratura italiana all’Università per stranieri di Perugia. Ha pubblicato edizioni critiche di poeti trecenteschi, curato un’edizione commentata del Ninfale fiesolano di Boccaccio e un’antologia di poeti del secondo Novecento. Ha scritto saggi e raccolte poetiche di successo.
SELVAZZANO DENTRO (PD)
Parco di Villa Cesarotti
Via M. Cesarotti
La visione della poesia
Letture poetiche di
Veronica Chiossi da “Il coltello sul vassoio” e
Alessandro Zattarin da “Interposte persone”
Dialoga con gli autori Valentina Berengo
Ingresso libero. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nell’Auditorium San Michele, Via Roma 68. Per info: 049 8733897, oppure biblioteca@comune.selvazzano-dentro.pd.it
SALERNO
Arco Catalano
Via Mercanti, 67
La lingua perduta dei poeti
Incontro con Roberto Deidier autore della raccolta “Quest’anno il lupo fissa negli occhi l’uomo”
Conduce Vincenzo Salerno
Candidata al Premio Strega Poesia 2025, questa raccolta conferma Roberto Deidier come uno dei lirici più autentici della scena contemporanea. Ogni verso è una questione di ritmo, di ascolto, di persistenza: un esercizio di esattezza lirica che segna il passo della poesia del nuovo secolo. (Dal Programma di Salerno Letteratura Festival)
FIRENZE
Biblioteca delle Oblate
Via dell’Oriuolo, 24
Poesia e traduzione della poesia dal Medioevo ad oggi:
“I Trovatori di Dante” e “L’equilibrio impossibile”
Intervengono: Claudia Di Fonzo, José María Micó, Pietro Taravacci, Francesco Zambon
L’iniziativa si terrà nella Sala conferenze Sibilla Aleramo, è possibile seguire l’incontro anche in streaming sul canale YouTube della Biblioteca delle Oblate. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all’indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
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