La poesia di Jeanne Foster affronta la terribile fragilità e la sempre sorprendente bellezza della natura: il suo tema principale è lo smembramento e la ricomposizione dei frammenti dell’esperienza. Ciò non avviene per il vivo mollusco di una conchiglia, fatto a pezzi e mangiato, poco digeribile; tuttavia a volte le parti del corps morcelé si possono ricongiungere in un’immagine conclusa: l’albero perfetto, l’amore per Peter nelle lettere dalla Toscana. A San Galgano, è vero, l’abbazia è in rovina, eppure anche lì – «cuore sventrato, / camera di echi» – il soffitto che non c’è può regalare «folate di puro azzurro etere – anima dischiusa». La vulnerabilità della vita è anche quella che si incarna nel lungo filo sospeso della tela di ragno (in Il filo): come sempre nel mondo naturale la tradizione della poesia americana ritrova un ardente emblema del mondo umano.
Ascoltando una conchiglia
Ora soltanto un’ombra
e il bagliore circolare di una sigaretta,
mia madre che conosce le cose segrete
mi accosta la vuota conchiglia
all’orecchio. Ascolta.
Il suo fiato vortica sulla mia guancia.
Lo senti?
Jeanne Foster (Ocala, Florida 1946) è cresciuta a New Orleans dove si è laureata in filosofia prima di continuare gli studi all’Università del Texas, ad Austin, e a Berkeley, dove ha conseguito un PhD. La sua produzione poetica, incoraggiata da James Wright, è stata pubblicata in importanti riviste americane e ha vinto molti premi. È pastora della Chiesa Unitariana e Professore Emerito al Saint Mary’s College della California. La sua produzione critica si trova nel libro A Music of Grace – The Sacred in Contemporary American Poetry (1995). Le sue principali raccolte poetiche sono: A Blessing of Safe Travel (1980), Goodbye, Silver Sister (2015), Your Form Became My Own (2023) e From a Tuscan Farmhouse Window (di prossima pubblicazione). Jeanne Foster ha ricevuto il Northern California Book Award. Vive a Berkeley e a New Orleans ma soggiorna spesso a Greve, in Toscana.
Bianca Tarozzi (Bologna 1941) vive tra Venezia e Milano. Ha insegnato letteratura inglese e anglo-americana a Venezia, Milano e Verona; ha tradotto poesie di Elizabeth Bishop, Emily Dickinson, A.E. Housman, Robert Wilbur e i diari di Virginia Woolf. Ha scritto dieci raccolte di poesie, tra cui Nessuno vince il leone (1988), La buranella (1997), Il teatro vivente (2006, l’edizione americana The Living Theatre è del 2017) e il romanzo Una luce sottile (2015, Iacobelli Editore) in cui racconta la storia della propria famiglia dal 1922 al 1932. Ha vinto il prestigioso Lannan Foundation Award (2017), la Rockefeller Fellowship e nel 2024 ha ricevuto il premio Fondazione Roma – Ritratti di poesia alla carriera. Con questa casa editrice ha pubblicato Devozioni domestiche e Imitazioni.
PORDENONE
La Libreria della Poesia – Palazzo Gregoris
Corso Vittorio Emanuele II, 44
Hezy Leskly
Presentazione del libro
“Un pozzo di latte in centro città”
Incontro con
Andrea Molesini
e Alon Altaras
VENEZIA
Convitto Nazionale Marco Foscarini
Cannaregio 4941-4942
“EQUILIBRI”
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Terza edizione
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