Una ragazza travolta dall’amore, che dà del tu alla morte
Traduzione di Francesco Zambon
24,00 €
2024
Poesia
Pagine 376
(Secondo di Tre Volumi)
ISBN 9791281270152
«Dura e segreta è la mia anima». La morte, l’amore, la vita: avrebbe potuto essere questo il motto di una ragazza che adorava la poesia di Éluard e Baudelaire. Tanto più che, a differenza della maggior parte dei poeti che con il pensiero della fine hanno soprattutto un legame intellettuale, Alicia Gallienne ha dato del tu alla morte negli anni dell’adolescenza, fino ad affrontarla, ventenne, all’alba del 24 dicembre 1990. Solo trent’anni dopo, le raccolte poetiche da lei lasciate in alcuni quaderni sono state pubblicate da Gallimard. I suoi versi, precisi e incandescenti, sono carne dolorante che dice di sì alla vita, sono l’eco commossa di un destino che non smette di ardere, sintesi sconcertante di tenebra e di folgore. Nel 2023 sono stati tradotti in questa collana i suoi primi due quaderni di poesie, Le dominanti e I notturni. Si pubblica qui il terzo quaderno – sotto tutti gli aspetti centrale – Il libro nero, quello che, come avverte la stessa Gallienne, «ha il colore del non detto»: libro in cui le esperienze affettive e amorose più intense e le riflessioni più intime raggiungono accenti di un’incandescenza simile a quella delle grandi mistiche. Opera in tre volumi: I. Le Dominanti. I Notturni; II. Il libro nero; III. L’infinito meno uno
L’altra metà del sogno mi appartiene
Il libro nero
La gente se ne va
Come un rosario che si sgrana
Restiamo soli
Sconcertati e colpevoli
Arrivederci signore
Ho fatto il salto dell’angelo
E la mia memoria si è infranta
Nulla serve a nulla
Fuggi in fretta musicista
Al quinto tempo ti uccido
Sono solo un sogno
Che insegue la sua immagine
Sono solo un sogno
Non faccio altro che passare
Ho fatto il salto dell’angelo
E il mondo è volato via
Alice Gallienne, ottobre 1990, foto di Alvaro Canovas
Alicia Gallienne (Parigi 1970 – ivi 1990) muore, ventenne, per una malattia incurabile. Tra il 1986 e il 1990, gli ultimi quattro anni della sua coraggiosa, straziante e appassionata esistenza, ha scritto centinaia di poesie. Grazie soprattutto a suo cugino, l’attore Guillaume Gallienne, i suoi versi sono stati «ritrovati» nel febbraio 2020, a tre decenni dalla morte, e pubblicati da Gallimard con il titolo L’autre moitié du songe m’appartient. Il libro ha avuto uno straordinario successo di critica e di pubblico. «Non m’importa quello che lascio, mi basta che la materia si ricordi di me, basta che le parole che vivono in me siano scritte da qualche parte e mi sopravvivano».
Francesco Zambon (Venezia 1949) è professore emerito di Filologia romanza presso l’Università di Trento. Studioso di fama internazionale, ha indagato su numerosi aspetti della letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo (bestiari, mito del Graal, trovatori, eresia catara, letteratura mistica). Ha scritto inoltre su alcuni poeti italiani ed europei contemporanei. Con questa casa editrice ha pubblicato L’iride nel fango. L’anguilla di Eugenio Montale e curato la traduzione italiana e il commento di Messaggio di Fernando Pessoa e del primo volume di L’altra metà del sogno mi appartiene di Alicia Gallienne. Ha ricevuto il Premio Nazionale per la Traduzione 2023 del Ministero della Cultura.
San Pietro al Natisone (UD)
Museo SMO, Via Alpe Adria 73
Luigi Natale presenta la raccolta “Neve vento sassi”
Dialoga con l’autore Michele Obit
Villorba (TV)
Libreria LOVAT, Via Newton 32
Viaggio nel mondo della poesia
Con la partecipazione di Andrea Molesini, Luigi Natale e Emmanuel Moses
Aperitivo di Natale a seguire (Euro 20,00) – Per prenotazioni: info@librerielovat.com
Venezia
Teatrino di Palazzo Grassi
Letture poetiche
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Con la partecipazione di Emmanuel Moses e Delphine Horvilleur
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